NATURALMENTE C’È MOLTO DI PIÙ DI QUESTO E ARGOMENTATO CON IRONIA E PROFONDITÀ.
MA IO NON SONO KURT VONNEGUT

DAL CAPITOLO 1.
C’è chi usa l’odio come nutrimento per conquistarsi un posto nella vita o manipolare le masse. Ma “l’odio è nutritivo come il cianuro” ed è per questo che i giovani, e ne abbiamo qualche esempio nei fatti degli ultimi mesi, lo hanno escluso dalla loro dieta. Ed è quello che dovremmo fare tutti noi per non diventare esseri velenosi e morire avvelenati.

DAL CAPITOLO 2
Riconoscere la felicità nella quotidianità tipo l’ombra di un pergolato in una giornata calda di agosto, sorseggiando un vino fresco in compagnia di persone con cui si sta bene. Invece a volte capita che chiamiamo amici un numero, più o meno vasto, di fantasmi raggranellati sui Social.

DAL CAPITOLO 3
La sete di potere e di denaro è inestinguibile, una specie di supplizio di Tantalo. La “consapevolezza di avere abbastanza”, invece, non è un semplice accontentarsi ma motivo di soddisfazione per i risultati raggiunti, perché sono tutto quello che potevamo fare impegnandoci con tutta la nostra passione.

DAL CAPITOLO 4
Dai è così bello poter guardare qualcuno dall’alto in basso. Considerare gli altri, i diversi e i diseredati, come massa informe e non come persone con una storia, più o meno identica alla nostra e, il più delle volte, molto più tragica. 
I turisti del gommone , le cannibali di feti, i diversamente innamorati, i seguaci di divinità pagane, i sovrabbondanti di melanina, vengono ad intaccare le nostre retrograde certezze di razza superiore, unta da dio in persona.
Dio è sicuramente caucasico, naturalmente cristiano, eterosessuale ortodosso e, a quanto pare, parla italiano.
Ecco, come Kurt, anche io mi sento ABOLIZIONISTA.
“Siamo abolizionisti. Per l’abolizione di cosa? Della schiavitù umana”

DAL CAPITOLO 5
“Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”, frase rubata da gesù cristo a confucio, non fa parte delle nostre intenzioni quotidiane. Russell chiamava la terra “il Manicomio dell’Universo” e sapete chi sono i pazzi che vi sono ricoverati? Siamo noi.
Pensiamo solo a darci botte fra di noi e a spaccare tutto quello che ci sta intorno. La nostra follia cieca farà sì che, prima di quello che pensiamo, nessun padre possa dire al proprio figlio: “Un giorno tutto questo (il nostro pianeta e la vita stessa) sarà tuo!”

DAL CAPITOLO 6
Socialismo e cristianesimo. Il primo non comprendeva Stalin e la chiusura delle chiese come il secondo non aveva fra i suoi dettami la Santa Inquisizione. In entrambi i casi uomini, donne, bambini sono uguali e non devono morire di fame.
A quanto pare è stata anche strumentalizzata la frase di Marx “la religione è l’oppio dei popoli”. Ai tempi di Marx l’oppio e i suoi derivati erano gli unici antidolorifici a disposizione. Quindi la religione poteva essere vista come qualcosa che dà sollievo dai dolori a cui sono sottoposti gli esseri umani, gli sfruttati e gli emarginati più di altri, durante la loro vita.
Kurt la vede come una “semplice constatazione di una verità lapalissiana, non una massima”.
Un’altra cosa, a quanto pare urlare non era nel bagaglio di cristo e soprattutto non faceva mai niente per finta: curava i malati e dava speranza alla gente.
Le sue azioni non miravano a raccogliere consensi ma a cambiare realmente le condizioni di vita degli ultimi. Al di là che fosse divino o umano.

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