IL COPYWRITER E IL RINOCERONTE

da | Ago 25, 2021 | Storie di Copywriter

IL COPYWRITER E IL RINOCERONTE.

Sto volando in prima classe. Prima e unica volta. Siamo a qualche anno dal duemila. I clienti spendono per far star bene i creativi delle agenzie di pubblicità. E io sono un creativo, un copywriter.

Volo in direzione Sud Africa dove ho appuntamento con un rinoceronte.

A parte il giorno prima del volo in cui immagino tutte le catastrofi possibili dell’aereo, quando sono in aria mi sento leggero come se tutto ciò che è materiale svanisse non appena il mastodontico, in questo caso, Boeing si stacca da terra e ritira il carrello.

Non so spiegarlo è come una magia.

Guardo fuori dall’oblò e ci sono fuochi che immagino essere nei deserti dell’Africa. Fra qualche ora saremo a Johannesburg.

Albergo bellissimo composto da sette suite di altrettanti architetti.

Frutta sul tavolino, bagno turco in camera.

Ci si può montare la testa.

Ma passiamo al giorno delle riprese.

In lontananza, un branco di giraffe si muove ondeggiando i lunghi colli. Un’antilope è arrivata sotto alla terrazza dove stavamo facendo colazione.

E il momento di andare nel bush sudafricano.

La storia che ho pensato per esaltare la robustezza degli zaini Invicta è questa:

una coppia di fidanzati sta facendo safari fotografico nel bush sudafricano, ad un tratto dall’erba alta spunta fuori un rinoceronte che insegue i ragazzi. Il ragazzo riesce a salire su un baobab la ragazza non ce la fa. Allora il suo compagno cala lo zainetto tenendolo per uno spallaccio all’altro spallaccio si attacca la ragazza che tira su le gambe giusto in tempo per non essere incornata dal rinoceronte che passa sotto alle sue gambe allargate.

Le riprese vanno bene, durano tre o quattro giorni non ricordo con precisione.

Il rinoceronte non è altro che un cucciolo, al quale è stato applicato un corno da adulto, che seguiva il rangaer come un cagnolino.

Quello che però mi affascina sono i cieli dell’Africa, i suoi colori. I branchi di gnu che ogni tanto scorrazzavano sul set. I ghepardi che venivano a mangiare le crocchette, al di là del recinto naturalmente, come dei grossi micioni. La foto con dietro il leone e il balzo in avanti che ho fatto al solo soffiare del felino.

La cosa che mi ha impressionato di più in assoluto è stato vedere tutte quelle persone che camminavano ai bordi della strada per chilometri e chilometri, su e giù dal mattino alla sera.

E poi siamo tornati a Torino e io mi sono guardato il film diretto da Ettore Scola, con Alberto Sordi e Bernard Blier: Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?

Film nel quale c’è una scena che mi ha ispirato lo spot con il rinoceronte.

 

 

 

Image by karlins_u from Pixabay

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