GRETA CAPPUCCETTO GIALLO

C’era una volta, nel lontanissimo 2019, una ragazzina di 16 anni. Si chiamava Greta.
Aveva le treccine come Pippi Calzelunghe (https://it.wikipedia.org/wiki/Pippi_Calzelunghe) e lo sguardo deciso di Lisbeth Salander (https://it.wikipedia.org/wiki/Lisbeth_Salander).

E come loro era svedese.

Greta portava sempre una cerata col cappuccio giallo ed è per questo che nel suo villaggio tutti la chiamavano Cappuccetto Giallo.

Un giorno guardando fuori dalla finestra di casa sua vide che il pupazzo di neve che era nel suo giardino si era sciolto con largo anticipo rispetto al previsto.
“ Qui c’è qualcosa che non va! “ pensò la ragazzina.
Scese in giardino e guardò il termometro appeso al muro esterno di casa sua.
“ Urca, due gradi in più dell’inverno scorso! Di questo passo fra qualche anno dovrò costruire un pupazzo come quel burattino, come si chiamava? Ah sì Pinocchio! Eh no, è di legno e magari contribuisco alla distruzione della foresta Amazzonica. Mannaggia! Io voglio il mio pupazzo di neve.”

Navigando su Internet, (a quei tempi c’erano ancora i computer, gli smartphone e i tablet e tutti viaggiavano su Internet: roba vecchia) Cappuccetto Giallo scoprì che se il suo pupazzo di neve si stava sciogliendo anticipatamente era colpa del menefreghismo della gente.
Le persone viaggiavano in auto quando potevano prendere il treno o la bicicletta o la slitta.

Infestavano la terra e i mari con la plastica e tante altre cose dannose. E a nessuno importava del suo pupazzo di neve.

Aveva provato a dirlo al sindaco, ai suoi compaesani, aveva persino scritto una lettera a Babbo Natale. Ma non aveva ricevuto risposte se non dei
“Vedremo. Non è il caso di creare falsi allarmismi. Il prossimo inverno vedrai che farà di nuovo freddo”

Non soddisfatta, pensa che ti ripensa, Cappuccetto Giallo prese un bel cartello, un pennello e della vernice nera e ci scrisse sopra

SKOLSTREJK FOR KLIMATET

(che vuol dire Sciopero scolastico per il clima)

(https://www.linkiesta.it/…/questa-ragazza-si-chiama-…/40381/) non andò a scuola e si sedette davanti al municipio del suo paese. Era un venerdì.

All’inizio tutti pensarono a una ragazzina un po’ stramba che si era inventata una scusa per non andare a scuola.
“E poi” disse il sindaco a un suo collaboratore “chi se ne frega di un pupazzo di neve. Vedrete tempo due ore e si stancherà.”
Ma a un venerdì ne seguì un altro e poi un altro ancora e ancora ancora ancora.
E così invece di tornare nel giro di poco nell’anonimato, la voce si sparse e Cappuccetto Giallo fu sulla bocca di tutti, e poi sui Social e poi nei Telegiornali e sui Giornali.

Molti ragazzini dissero che volevano il pupazzo di neve.
“ Ma siamo in Sicilia, Turi, qui non nevica mai!”
“ Allora voglio il mare pulito”
“Minchia, il mare, non ti basta una boccia con un pesce rosso? Mannaggia a Cappuccetto Giallo non se ne poteva stare a casa sua invece di andare a rompere?”
E tutti i ragazzini del mondo avanzarono le loro richieste.
Chi rivoleva indietro i laghi che erano spariti (http://www.nationalgeographic.it/…/il_lago_che_sparisce_e_…/) o i ghiacciai che si erano ritirati.
Alcuni non vollero più salire in auto per essere accompagnati a scuola ma preferirono le biciclette.
Altri ancora non bevvero più niente che fosse contenuto in una bottiglia di plastica.
E non sto ad elencarvi tutte le altre richieste altrimenti non basterebbero cento pagine. (https://www.themammothreflex.com/…/cambiamento-climatico-m…/)

Naturalmente si parlò di complotto, di attacco alla politica, di futilità, Cappuccetto Giallo fu anche vittima di un’operazione di marketing ben architettata e finì persino sulle t-shirt.
Tutto quello che scatenò sfuggì al suo controllo. A quanto pare non le interessava proprio nulla di essere una specie di messia proposta per il Premio Nobel, e non era così contenta di scrivere un libro su quella vicenda.
Lei era solo una bambina e voleva il suo pupazzo di neve e avrebbe voluto farlo anche negli anni a venire con i suoi figli e i suoi nipoti.

Ora sono passati tantissimi anni Cappuccetto Giallo e tutti gli altri ragazzini sono diventati adulti.

Volete sapere se esistono ancora i pupazzi di neve?

Lo scoprirete solo vivendo (nel vero senso della parola)

Call Now Button