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KEYWORDS: le chiavi del tuo sito web

Provate a immaginare le keyword come a un mazzo di chiavi.
Ogni chiave è una parola.
Ogni volta che una persona cerca un prodotto, un servizio o un suggerimento per risolvere una sua esigenza prende una parola chiave dal mazzo e la inserisce nella serratura.

Nel nostro caso la serratura è la casella di ricerca di Google.

Più chiavi si usano e più si aprono porte sempre più specifiche.

 

Facciamo un esempio.

Usiamo la keyword “copywriter”

SI aprirà una porta molto generale sulla SERP e avremo risultati ampi che probabilmente ci descriveranno il mestiere del copywriter.

Ma se stiamo cercando qualcosa di più specifico aggiungiamo un’altra chiave, ad esempio “SEO”

Avremo così “copywriter SEO” che aprirà la porta di una stanza dove troveremo ciò che ci è utile in quel momento, naturalmente se stiamo cercado un professionista che si occupi di ottimizzare il nostro sito.

Se poi abitiamo a Torino e aggiungiamo questa parola avremo la cosiddetta Long Tail:

“copywriter SEO Torino” e potremo contattare il professionista che fa per noi nella nostra città, in questo caso il capoluogo piemontese dove io stesso lavoro.

Naturalmente ci sono molte altre chiavi di ricerca:
“copywriter freelance Torino”
“copywriter per il web”
ecc.

Bene, tutte queste keyword devono essere presenti anche nel sito di chi offre il servizio di copywriting.

Devono essere inserite nei testi, nelle url, nei title, negli alter text, ecc.

Diciamo che sono le sorelle di quelle usate dai consumatori, proprio come per le cassette di sicurezza che hanno la doppia chiave e se non ci sono entrambi la cassetta resta chiusa e nessuno può vedere cosa contiene.

Il compito di un copywriter SEO professionista è quello di disseminare il vostro sito con queste parole chiave affinché tutti possano ottenere le risposte che cercano.

 

Perché è meglio affidarsi a un copywriter SEO?
Semplice.
Perché quello che sembra semplice è un compito abbastanza complesso, infatti non è utile, anzi è controproducente infilare una sfilza di keyword in un testo.

Perché Google lo chiama Keyword Stuffing in poche parole lo considera come spamming e penalizza sia il contenuto che il sito stesso.

Inoltre molti, quando scrivono, pensano solo al motore di ricerca e così vengono fuori testi freddi, meccanici, senza anima.

Questi testi non sono indigesti e illeggibili solo per il lettore ma anche per Google che invece apprezza testi armonici dove ci sono sì le parole chiave ma sono perfettamente inserite nel contesto narrativo.

Un testo ben strutturato e di facile lettura sarà apprezzato da tutti.

La SEO è un lavoro di ricerca in cui innanzitutto bisogna conoscere a fondo l’azienda o il professionista, capire a chi si rivolge e quali obiettivi vuole raggiungere.

Solo così la ricerca delle parole chiave può essere precisa e proficua. Conoscere il pubblico di riferimento vuol dire utilizzare il suo linguaggio e capire in che modo effettua la ricerca.

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