Campagne stampa

Un concentrato di creatività che non fa voltare pagina.

Una campagna stampa è efficace se riesce ad esprimere in modo originale i valori del prodotto da promuovere.

Sembra facile a dirsi eppure, molte volte, si sfoglia un giornale o una rivista e gli annunci passano quasi inosservati, mimetizzati nelle pagine. E questo indipendentemente dalla dimensione del formato utilizzato.

Il compito del copywriter creativo è quello di scandagliare il brief e riuscire a trovare un punto di vista alternativo.

I mezzi a disposizione sono l’headline, il visual, la body copy, il payoff (se non ne esiste già uno del brand).

L’headline deve esprimere un solo concetto, chiaro e strettamente legato al prodotto, senza essere una mera didascalia. Voler dire tutto in un head vuol dire annacquare il messaggio.

Il visual, oltre che essere impattante/incuriosente, deve calamitare l’attenzione del lettore. Questo può avvenire utilizzando un’immagine forte o creando un gioco di contrasti con l’headline.

“Le body copy non le legge nessuno” questo era il mantra dei creativi senior quando, agli inizi della mia carriera di copywriter, mi affidavano le body copy delle loro campagne.
È vero, non le legge nessuno se non sono interessanti e se non implementano, con le giuste informazioni per i consumatori, headline e visual.

Il payoff esprime la mission del brand, potrebbe accompagnare tutte le campagne anche per molti anni e deve chiudere il cerchio dell’intero annuncio.

E, bisogna sempre ricordare, che una campagna stampa è tanto più efficace quanto meglio riesce a coniugare creatività e business.

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