CIAK! Si scrive. Storie di copywriter.

Dagli albori di Carosello a Youtube il filmato ha un ruolo di primo piano nella comunicazione.

Le immagini in movimento attraggono lo sguardo come il fuoco in un camino o le onde del mare.

Anche una microstoria di 30” ha bisogno di una buona sceneggiatura per suscitare emozioni.
Il compito del copywriter è quello di scriverla utilizzando il linguaggio più appropriato a seconda del prodotto che deve comunicare.

Può essere aggressivo, passionale, romantico, tecnico, comico, ma il suo scopo basilare è quello di catturare l’attenzione degli spettatori.

Quello che conta è l’idea.
In un mondo sovraffollato e con una soglia di attenzione non elevata a volte si hanno pochi fotogrammi per evitare che lo spettatore schiacci il pulsante del telecomando o abbandoni la visione.

La stessa cosa vale per un filmato industriale o per la presentazione ad una convention.

Ma se nel film c’è un’idea forte non solo si evita questo problema ma è molto probabile che il pubblico ne parli o lo trasformi in un fenomeno virale.

Il testimonial è il megafono del tuo messaggio non il protagonista.
Ho lavorato con parecchi testimonial da Depardieu a Paolo Villaggio, da Valeria Mazza a Piero Chiambretti ma ognuno di essi è stato utilizzato al servizio dell’idea e del prodotto.

L’uso errato del testimonial cannibalizza il prodotto e invece di aiutarlo lo soffoca.

La mia esperienza di copywriter può essere molto utile per i tuoi script.

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