Trasformare un giorno speciale in un evento mondiale
Fino a qualche tempo fa se qualcuno avesse detto “ho passato un venerdì nero!” avremmo pensato che avesse passato una giornataccia. Invece oggi è il contrario.
Da qualche anno a questa parte invece l’aria del nostro amico, nel dire la stessa frase, è diventata gioiosa, e sappiamo che ha sicuramente fatto buoni affari.
Ma vediamo perché.
Luogo: Filadelfia, mese e anno: novembre 1961.
Traffico congestionato, clacson impazziti, imprecazioni.
Ci si muove di mezzo metro ogni 20 minuti. La causa non è un incidente o un corteo.
La colpa è del Black Friday.
Tutti hanno svuotato i bagagliai delle loro auto, pronti per essere riempiti dagli acquisti che, il giorno dopo il Thanksiving Day, danno il via alle spese natalizie e i centri commerciali propongono sconti che possono raggiungere l’80%.
E i poliziotti di Filadelfia che sono chiamati a turni di molte ore definiscono quel giorno un vero e proprio BLACK FRIDAY.
Nella stessa giornata i libri contabili delle attività commerciali si riempiono di numeri scritti con l’inchiostro nero che, al contrario di quelli scritti in rosso, rappresentano i guadagni.
C’è chi ha anche scritto che il Balck Friday si riferisse al giorno in cui si svendevano gli uomini di colore da utilizzare come schiavi.
Storie interessanti vero? In realtà si tratta per lo più di leggende metropolitane.
Il Black Friday è uno degli esempi che spiega bene come il web sia riuscito a trasformare una realtà locale in un evento mondiale.
Un buon video storytelling (le immagini e i video di persone che bivaccano dalla notte precedente davanti ai centri commerciali e le conseguenti scene di isteria collettiva) e il fenomeno, in crescita costante, degli acquisti attraverso gli e-commerce hanno fatto tutto il resto.
La comunicazione è un mestiere che non si può improvvisare. Tutti almeno una volta nella vita hanno avuto un’idea brillante, persino geniale, ma resta una casualità selvaggia e incontrollabile.
Avere ogni volta un’idea brillante non può essere il frutto di un guizzo estemporaneo o del solo talento.
E il compito di un buon comunicatore, online o offline, è quello di alimentare il suo talento, ammesso che ne abbia uno naturalmente, bisogna creargli un terreno fertile sul quale farlo crescere e che dia sempre frutti. Comunicare è un continuo apprendere, cercare, curiosare. E non bisogna mai smettere di voler imparare.
Solo così può riuscire a proporre idee capaci di smuovere masse, coinvolgere comunità, offrire soluzioni, animare discussioni o proporre nuovi stili di vita.
Proprio come è successo con l’invenzione del Black Friday.